Videotrailer e Start-Up: il segreto è nell’ascolto!
Tutti noi, messi di fronte a pagine e pagine da studiare a scuola, ci siamo serviti della memoria visiva.
Il video serve da sempre per veicolare informazioni, facilmente fruibili e di veloce intuizione: la famosa velocità della luce!!!. 😉
Ancor più nel mondo di oggi in cui tutto deve essere capito e consumato in brevissimo tempo, l’immagine è lo strumento migliore perché la comunicazione diventi fruibile e immediata.
Qual è quindi il mezzo migliore per spiegare un nuovo progetto, se non un video accattivante che unisca al racconto per immagini, l’emozionalità della musica e di un testo ben strutturato?
Questo spiega il massiccio uso dei video promozionali da parte delle start-up di oggi, con le quali abbiamo iniziato a lavorare già da alcuni anni.
Ogni caso è a se stante e le casistiche sono molte, ma le modalità di lavoro e le regole di base che noi abbiamo standardizzato, sono poche e semplici.
Ed è di queste che vorremmo parlarvi in questo e nei successivi post che scriveremo.
REGOLA N°1: L’ASCOLTO.
L’abilità di un professionista sta nel capire, con un semplice dialogo e tramite domande mirate, quali sono i contenuti da passare, quale tipo di comunicazione usare e come tradurla in immagini chiare, dirette e di facile fruizione.
La prima cosa da fare è quindi l’ascolto del cliente e la comprensione della materia.
Qual è l’idea di start-up e che esigenza o bisogno soddisfa? Qual è stato il suo pensiero creatore? Qual è stata la soluzione ideata? A quale target interessa?
Dopo aver chiarito questo, si passa a capire qual è il pubblico verso cui si vuole puntare. Età, genere, studi, interessi, passioni, lavoro e molto altro: tutto ciò che permetta di creare una sorta di “cliente medio”.
Più la sua immagine è chiara e definita e più si può colpire dritto al segno!
Da qui si può derivare anche il linguaggio e il “tono di voce”: amicale, professionale o distaccato? Serio o divertente? Accompagnare le immagini con un parlato esplicativo o con della musica? Integrare con un testo speakerato o servirsi semplicemente della grafica?
Molte sono le fasi di produzione di un video e ogni fase ha le sue regole, ma alla base di tutto c’è l’ascolto dell’idea e la capacità di creare e di figurarsi un concept che abbia la capacità di sostituire molte parole con un video di pochi minuti.
Sulle tecniche di realizzazione ci si può poi sbizzarrire progettandole anche insieme al cliente: animazione 2D o 3D, motion graphic, stop motion, o riprese dal vivo… Ma non bisogna mai dimenticare come il pubblico percepirà tale scelta.
Ad esempio realizzare un video in ripresa dal vivo è sicuramente più laborioso in certi casi, ma la resa visiva e le sue potenzialità rappresentazione della realtà saranno innegabilmente maggiori rispetto a qualsiasi animazione si vada mai a progettare.
Per farvi un’idea delle diverse modalità di realizzazione noi sbirciamo spesso questo sito Startup Videos
che è una delle più belle banche dati di video per start-up presenti sul web.
Guardare quello che fanno gli altri è una fonte di ispirazione inesauribile.
D’altronde, lo diceva anche Picasso: i cattivi artisti copiano, i geni rubano.
Alla prossima! 😉
K-studio
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