Twigis: il social network per bambini
Ormai sono abituata alla disinvoltura con cui i miei figli, di 2 e 3 anni, utilizzano iPhone e iPad, ma scoprire che esiste un social network per bambini devo ammettere che mi ha un po’ impressionata.
E’ Twigis.it, versione italiana di Tweegee.com sviluppato in Italia in collaborazione con il gruppo editorialeRcs, social network, portale di informazione e divertimento per bambini/ragazzini tra i 6 e i 12 anni. I giovani utenti di Twigis dopo essersi registrati scelgono un avatar (è proibito l’inserimento di fotografie) e possono accedere a notizie, giochi, fumetti, forum, chat e posta elettronica. E se il primo dubbio che da genitore può venire riguarda la sicurezza gli sviluppatori garantiscono che ogni messaggio, prima di essere pubblicato, è sottoposto sia al controllo automatico del sistema sia a quello di moderatori adulti che vigilano sui contenuti e sulla possibili intrusioni esterne.
Per contrastare il cyber-bullismo invece c’é la sospensione per un periodo di tempo variabile fino alla completa espulsione e alla segnalazione del comportamento prevaricatore ai genitori. In questa ottica di protezione dello spazio utilizzato dai piccoli utenti Twigis ha anche aderito al Coppa (Children’s Online Privacy Protection Act), collabora con la Polizia Postale e con Telefono Azzurro, il cui presidente Ernesto Caffo ritiene Twigis un valido strumento per studiare comportamento e vulnerabilità dei minori online.
E se le perplessità su Twigis possono riguardare sia la grafica un po’ da luna park sia la possibilità che bambini possano trascorrere troppo tempo davanti al computer, é innegabile che se ogni generazione ha il suo passatempo distintivo quello dei nativi digitali non può che essere la tecnologia informatica. Impossibile impedirne loro l’uso, più utile forse insegnare loro la differenza tra uso e abuso.
Francesca Tezza
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